Nuova Riveduta:

Genesi 16:5

Sarai disse ad Abramo: «L'offesa fatta a me ricada su di te! Io ti ho dato la mia serva in seno e, da quando si è accorta d'essere incinta, mi guarda con disprezzo. Il SIGNORE sia giudice fra me e te».

C.E.I.:

Genesi 16:5

Allora Sarai disse ad Abram: «L'offesa a me fatta ricada su di te! Io ti ho dato in braccio la mia schiava, ma da quando si è accorta d'essere incinta, io non conto più niente per lei. Il Signore sia giudice tra me e te!».

Nuova Diodati:

Genesi 16:5

Allora Sarai disse ad Abramo: «La responsabilità per l'offesa fattami ricada su di te. Sono stata io a darti nelle braccia la mia serva; ma da quando si è accorta di essere incinta mi guarda con disprezzo. L'Eterno sia giudice fra me e te».

Riveduta 2020:

Genesi 16:5

Allora Sarai disse ad Abramo: “L'offesa fatta a me ricade su te. Io ti ho dato la mia serva nelle braccia; e da quando lei si è accorta di essere incinta, mi guarda con disprezzo. L'Eterno sia giudice fra me e te”.

La Parola è Vita:

Genesi 16:5

Non ci sono versetti che hanno questo riferimento.

La Parola è Vita
Copyright © 1981, 1994 di Biblica, Inc.®
Usato con permesso. Tutti i diritti riservati in tutto il mondo.

Riveduta:

Genesi 16:5

E Sarai disse ad Abramo: 'L'ingiuria fatta a me, ricade su te. Io t'ho dato la mia serva in seno; e da che ella s'è accorta ch'era incinta, mi guarda con disprezzo. L'Eterno sia giudice fra me e te'.

Ricciotti:

Genesi 16:5

Sarai pertanto disse ad Abramo: «Tu ti conduci con me ingiustamente; io t'ho dato la schiava mia come moglie, ed essa, vedendo di aver concepito, mi disprezza. Giudichi il Signore fra me e te».

Tintori:

Genesi 16:5

E Sarai disse ad Abramo: «Tu mi fai torto: io t'ho data tra le braccia la mia schiava, ed essa, accorgendosi d'aver concepito, mi disprezza: il Signore giudichi fra me e te».

Martini:

Genesi 16:5

E Sarai disse ad Abramo: Tu mi fai ingiustizia: io ti ho data la mia schiava per tua consorte; ed ella vedendo, che ha concepito, mi beffa: il Signore sia giudice tra me, e te;

Diodati:

Genesi 16:5

E Sarai disse ad Abramo: L'ingiuria ch'è fatta a me è sopra te; io ti ho data la mia serva in seno; ed ella, veggendo che ha conceputo, mi sprezza; il Signore giudichi fra me e te.

Commentario abbreviato:

Genesi 16:5

4 Versetti 4-6

Il matrimonio infelice di Abramo con Agar creò ben presto un gran numero di problemi. Possiamo solamente ringraziare noi stessi per la colpa e per il dolore che ce ne viene quando andiamo fuori dai nostri doveri. Consideratelo in questo caso: la gente in preda alle passioni litiga spesso con gli altri su cose delle quali essi stessi sono responsabili. Sarai non aveva ancora dato la sua serva ad Abramo che già si lamentò: "Che il mio errore cada su di te". Non si parla mai saggiamente quando l'orgoglio e l'ira sono nella nostra bocca. Non sono mai nel giusto coloro che sono più insistenti e impertinenti nell'appellarsi a Dio: tali irritazioni e imprecazioni sfrontate indicano di solito una colpa e un cattivo comportamento. Agar dimenticò che fu lei stessa a causare la prima provocazione disdegnando la sua padrona. Coloro che soffrono a causa dei loro difetti devono perciò portarne pazientemente la pena, 1Pie 2:20.

Riferimenti incrociati:

Genesi 16:5

Lu 10:40,41
Ge 31:53; Eso 5:21; 1Sa 24:12-15; 2Cron 24:22; Sal 7:8; 35:23; 43:1

Dimensione testo:


Visualizzare un brano della Bibbia

Aiuto Aiuto per visualizzare la Bibbia

Ricercare nella Bibbia

Aiuto Aiuto per ricercare la Bibbia

Ricerca avanzata